La camicia Guayabera, è un capo molto discusso, perché è usato sia nell’ America Latina che nelle Filippine. I latino americani dicono che questo tipo di camicia sia di origine Cubana, e che i messicani l’ abbiano copiata, mentre a sua volta i messicano dicono il contrario, cioè che sia stata creata nella penisola messicana dello Yacatàn.
Il nome Guayabera, secondo alcune storie di racconti, deriva da una storia che parla di una povera cucitrice, che cuciva tasche per il suo caro marito il quale ritornando dal lavoro, poteva indossare la guaiava. Ancora il nome potrebbe derivare da yayabero, ed è una persona che abita vicino al fiume Yayabo (Cuba).
La camicia guayabera, in tessuto lino è usata maggiormente per cerimonie, come matrimoni all’ aperto.
Ciò che la distingue, dalle altre camicie, sono le molteplici caratteristiche come : le due o più tasche, poste sul d’ avanti, ha piccole pieghe cucite in modo stretto le une vicino alle altre, le quali formano due file verticali, che scendono sia d’ avanti che alle spalle della camicia e queste cuciture vengono chiamate alforzas.
Su ogni tasca viene cucito un bottone di colore bianco, lo stesso viene applicato sulla parte bassa delle piegature.
La differenza tra il modello messicano e quello cubano, è che per il primo non ci sono risvolti che nascondono i bottoni, mentre per l’ altro modello, c’è una decorazione di alforzas sul risvolto.
Molte delle camicie guayabera, hanno su entrambi lati spacchi di 7-8 cm, i messicani hanno aggiunto, tre bottoni e l’orlo è diritto in modo da portarla fuori dai pantaloni.
La camicia guayabera, per tradizione in origine era bianca, ma poi è stata creata anche in altri colori.